Ghosting, chi lo subisce difficilmente lo supera

Abbiamo sempre pensato, e parlato, del ghosting come di un fenomeno capace di impattare negativamente il percorso e il futuro delle app di dating.

Invece recenti ricerche svolte su questo particolare comportamento hanno rivelato un’altra realtà, a volte anche drammatica. Hanno dimostrato in modo chiaro che chi subisce ghosting paga le conseguenze anche nella vita quotidiana, ben al di fuori delle app di dating.

Cominciamo descrivendo come il ghisting impatta la vita di relazione, e non solo quella, di chi lo subisce.

Direi che possiamo partire dal risultato di una recente ricerca effettuata da Joi AI a proposito di quella che viene definita PTSD da ghosting.

Ebbene secondo Joi Ai le ricerche basate su “ho subito ghosting” sono aumentate del 200%, mentre quelle di “perché le persone fanno ghosting” di circa il 150%.

Sono cifre impressionanti, che dimostrano quanto il ghosting sia impattante nella vita quotidiana di chi lo subisce, tanto impattante da spingere a cercare di capire come reagire e anche le motivazioni alla base di chi lo compie.

Vice, sempre attenta a questo tipo di fenomeni, ha riportato il caso di Susannah Hardwick, 27 anni. Susannah ha dichiarato di aver subito, in pochi mesi, oltre 40 ghosting da parte di altrettanti utenti dell’app di dating che utilizzava.

Come conseguenza, Susannah ha dichiarato di aver visto salire il livello di ansia, nella sua vita quotidiana. E, pare, c’è anche una modifica dell’atteggiamento verso gli incontri finalizzati a una relazione nonché a qualsiasi altro tipo di interazione. Sempre secondo Sasannah, e il dato sarebbe confermato dagli psicologi, le persone che hanno subito ghosting modificano il loro atteggiamento preparandosi a un esito negativo di qualsiasi relazione. E non dobbiamo aggiungere che questo atteggiamento finisce esso stesso per provocare ghosting.

Certo è che le stime attuali del fenomeno, se restiamo nel campo del dating, dicono che dovrebbero aver subito ghosting fra il 13 e il 30% degli utenti delle app. Una percentuale che per la fascia 19/29yo tende a salire stabilmente attestandosi fra il 40 e il 60%.

Abbiamo anche visto alcune delle conseguenze psicologiche. Ma approfondiamo anche questo aspetto.

Alla crescita dell’ansia nella vita quotidiana e a un atteggiamento negativo verso i nuovi incontri, possiamo aggiungere emozioni negative come tristezza, rabbia, vergogna, umiliazione. Inutile aggiungere che questi sentimenti portano immediatamente a una crescita dell’aggressività, crescita che può assumere anche la forma della violenza fisica.

Tutti questi sentimenti, insieme, comportano una maggiore esposizione al rischio di depressione, in forme anche gravi e acute.

L’aspetto più preoccupante è che le reazioni negative non si limitano all’aspetto psicologico ma investono anche quello fisico.

Le persone che hanno subito ghosting tendono a registrare un aumento significativo della frequenza cardiaca e, spesso, perfino un aumento della pressione, dato che può riflettersi negativamente su altri aspetti.

Per chi avesse voglia di approfondire questo tema, consigliamo prima di tutto di rivolgersi a uno specialista, se il ghosting lo si è effettivamente subito, oppure di fare riferimento a questi importanti studi:

  • Pancani et al. (2022) — confronto ghosting vs altre strategie di rottura.
  • LeFebvre & Fan (2020) — ghosting e perdita ambigua.
  • Navarro et al. (2020) — correlati psicologici di ghosting.
  • Review: “Ghosting: Abandonment in the Digital Era” (2023).

Da parte nostra, infine, il consiglio, perfino troppo scontato e ovvio, che ci sentiamo di dare, è rivolto a chi pensa o abitualmente utilizza il ghosting per tirarsi fuori da una relazione: non fatelo. Evitate. Molto meglio un messaggio sincero, chiaro, che magari illustri anche le ragioni che hanno portato alla scelta di interrompere la relazione.

Share the Post:

Related Posts