Gigi non fa più dating

Va bene, la crisi del settore del dating la conosciamo bene, ne parliamo anche qui da molto tempo. Ma era difficile immaginare che uno dei player di cui si è più parlato ultimamente, e che aveva dichiarato intenzioni molto aggressive nel mercato, da un giorno all’altro sia letteralmente uscita dal mercato.

Stiamo parlando della francese Gigi, fondata da Clara Gold nel 2024, come evoluzione di un chatbot per fare dating, chiamato Ava.

Ebbene, come detto sopra, Gigi ha già cessato di esistere e Clara Gold ha annunciato di essere concentrata su un altro progetto, un sito di networking per fare concorrenza a Linkedin.

Ma andiamo con ordine. In numerose interviste Clara Gold ha spiegato le ragioni del cambio di direzione.

La più importante, oltre supponiamo alla crisi galoppante del settore, è la perdita di fiducia, a suo dire, che Gold ha cominciato a provare nei riguardi del dating, o meglio della strada che oggi ha preso il dating. Cioè quella di una sempre maggiore presenza dell’IA nei processi di creazione di match.

Quella dell’utilizzo dell’IA era anche la strada di Gigi. Gigi usava l’IA per scandagliare le vite degli utenti e proporre match che sulla carta dovevano essere vincenti, nel senso di garantire la nascita di relazioni solide.

Ecco, Gold ha dichiarato di essere diventata sempre più frustrata perché nonostante le sue buone intenzioni ha capito che il fattore più utilizzato dalle persone per cercare match era, vedi un po’, l’aspetto fisico dei potenziali partner (Se avesse riflettuto ancora un po’ probabilmente sarebbe arrivata a comprendere che il secondo fattore più utilizzato era delle possibilità economiche).

Comunque, come che è, Gold ha deciso di lasciare completamente il settore del dating e di lanciare questo nuovo progetto, un’app che utilizza sempre l’IA e il concept del dating, ma per creare networking.

La nuova creazione di Gold agisce così: chiede agli utenti di condividere il proprio calendario, lo scandaglia e da questa analisi ricava dei nomi che potrebbe essere utile conoscere in rapporto alle attività rilevate.

Siamo sicuri che avete subito avuto dei dubbi: condividere il calendario? Ma tranquilli, la stessa Gold sa già che è questa la criticità maggiore del suo nuovo progetto, cioè quella di convincere gli utenti a rivelare informazioni personali e di lavoro molto ma molto riservate.

Tuttavia anche per il nuovo progetto Gold è riuscita a raccogliere subito dei finanziamenti in grado di garantire la costruzione dello strumento di IA necessario.

L’importo già raccolto da Gold è di tutto rispetto, oltre otto milioni di dollari: Khosla Ventures ne ha versati ben tre, mentre il resto del capitale viene da nomi come Sequoia Capital, OpenAI e Monashees. Adina Tecklu, partner di Khosla Ventures ha dichiarato di essere stata molto colpita dalle qualità di Gold come founder.

Certo è che Gold si è infilata in un settore in grande evoluzione ma anche pieno di player, fra i quai spiccano i nomi di OpenAI, Boardy, che sta lavorando a un “superconnector IA” con cui le persone possono parlare al telefono e che fa presentazioni via e-mail, Series, startup fondata da studenti di Yale che presenta giovani professionisti via messaggio emHappenstance, un altro motore di ricerca IA per trovare connessioni professionali.

Insomma, la scommessa è bella pesante, decisamente superiore a quella rappresentata da Gigi. Stiamo a vedere, con molta curiosità.

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