Un social per far incontrare persone che hanno subito traumi affettivi

Quando Karine Nissim ed Eloise Bune si sono incontrate, tutte e due venivano da un brutto, identico trauma: aver perso una persona cara pochi mesi prima. E tutte e due stavano avendo problemi a superare il fatto.

Di lì a pensare che le persone che avevano subito traumi potevano aver bisogno di una community di supporto e soprattutto di una serie di strumenti in grado di risolvere i problemi pratici il passo è stato breve.

Karine Nissim ed Eloise Bune venivano entrambe dal mondo digitale, e gestivano community, sia pure molto diverse. Questa esperienza è stata certamente fondamentale nell’aiutarle a comprendere le esigenze del loro target e nel creare le funzioni necessarie ad aiutare.

DayNew nasce così: da una esperienza drammatica e dal disagio che ne era seguito.

In altre parole Karine Nissim ed Eloise Bune sapevano benissimo di cosa avevano bisogno le persone dopo il trauma di aver perso delle persone care. E questo qualcosa era prima di tutto fatto di notizie pratiche, per esempio, purtroppo, come organizzare un funerale e a chi rivolgersi. Ma anche di tante altre notizie utili pratiche.

È stato questo il primo step implementato. Ma presto è arrivato anche un set di consulenti capaci di gestirlo, psicologicamente parlando, il trauma. Poi è arrivato il social, nel quale le persone hanno cominciato a parlarsi, scambiarsi esperienze e dolori.

Naturalmente vi starete chiedendo cosa c’entra Day New con una app di dating o con un blog dedicato al dating. C’entra perché il nuovo, recente, passaggio è di organizzare incontri fra gli utenti.

Certo, il motivo degli incontri è di scambiarsi delle esperienze e aiutarsi, ma, non vogliamo essere troppo sopra le righe, capiamo bene che alla base ci sono dei dolori tremendi, ma in fondo la vita è meravigliosa perché prende sempre il sopravvento su tutto, e quindi ecco, sarebbe bellissimo e anche molto naturale, ed è un augurio che rivolgiamo, che da cosa nasca cosa e che Day New riesca a festeggiare anche tante nuove unioni. Col tempo che richiederanno, certo, ma ci auguriamo che succeda.

Share the Post:

Related Posts