Non solo Grindr per il dating della comunità LGBTQR+

Fra le tante concorrenti di Grindr, la più celebre e usata app di dating nella community LGBTQR+, si sta facendo particolarmente notare Archer. E non poteva che essere così, visto è viene dal grembo della più grande azienda specializzata in app di dating, Match Group.

Nata nel mese di giugno, ma rilasciata solo nelle grandi città americane, Archer ha subito registrato quasi 700k di download. Certo, siamo ancora lontani dai 10 milioni di download, solo nel 2023, di Grindr, e dai suoi 87 milioni di utenti. Siamo sempre lontani anche da 17 milio di utenti di Scruff, altra app molto usata all’interno della community LGBTQR+, ma si tratta comunque di numeri molto interessanti, sia per un’app di nicchia, sia per il particolare momento, a un passo dalla crisi, che sta vivendo tutto il settore del dating.

Ma ci sono due fattori che potrebbero giocare a favore di Archer, anche nel breve periodo. Il primo è la crisi violentissima che ha avuto Grindr dopo che la class action intentata da alcuni utenti per violazione della privacy (Ricordiamo che secondo le accuse Grindr avrebbe condiviso con aziende farmaceutiche informazioni su quale dei suoi utenti era sieropositivo) ha visto ulteriormente crescere il numero degli iscritti.

Il secondo, forse ancora più importante, è che Archer si differenzia rispetto a quasi tutte le app di dating riservate alla community LGBTQR+. Mentre le altre, infatti, non solo privilegiano gli incontri occasionali, ma lasciano ampio spazio a pratiche di abbordaggio decisamente forti, Archer, forte anche dell’esperienza di Match Group, ha posto subito grande attenzione sulla sicurezza degli utenti e sull’impedire il passaggio fuori luogo di foto di nudità.

A completare il percorso, Archer ha inserito due pulsanti, per permettere agli utenti di specificare che tipo di incontri stanno cercando, e di scegliere fra match infuocati e hard e più soft, se non diretti proprio alla ricerca di un partner fisso. Ad accompagnare gli utenti che preferiscono gli incontri soft, c’è la possibilità di inserire nel profilo i propri interessi, scegliendoli da una gallery molto nutrita.

Difficile fare previsioni sul futuro di Archer. Vedremo se e quando sbarcherà in Europa se le ipotesi che tragga vantaggio dalle disavventure di Grindr possono realizzarsi, magari accompagnate da una svolta soft della community.

Quello che è certo è che per ora Match Group, anche sta andando a rilento, sembra proprio intenzionata fare sul serio e a giocarsi la partita fino in fondo.

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