Può una intelligenza artificiale aiutare a condurre meglio una relazione affettiva reale?

Oggi intendiamo parlare di un tema molto serio, che a volte può prendere anche aspetti divertenti, perfino comici, ma che sempre più nel futuro rappresenta uno dei nodi centrali per indirizzare la nostra società verso scenari più o meno sostenibili. Stiamo parlando del rapporto con l’IA e, nel nostro caso, per quello che ci interessa, di come l’IA stia entrando sempre più dentro anche le nostre relazioni, di lavoro o affettive che siano.

Una lunga serie di ricerche, provenienti dagli Stati Uniti, in massima parte, ci dicono che sempre più persone hanno costruito dei veri e propri rapporti di relazione con diverse forme di IA.

Andando oltre il paradosso, ce ne siamo occupati anche qui, di chi ha provato a costruire una relazione di coppia con un agente artificiale, molte persone chiedono alle app di IA che usano di solito dei pareri sulla propria vita di coppia. Espongono le loro situazioni sentimentali e chiedono pareri su come comportarsi, cosa dire.

Non stiamo parlando di aiuti richiesti nelle prime fasi di un match di dating, ma di opinioni e consigli su vite di coppie a volte attive da anni.

Anche in questi casi, improvvisamente le persone sembrano non fidarsi più della propria capacità di analisi e di lettura, anche se è stata capace di tenere in piedi il rapporto per anni.

L’aspetto interessante è che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato l’IA in tal senso, dichiarano di aver trovato un sostegno vero, risposte capaci di sanare delle fratture, quanto meno di migliorare la relazione che stavano vivendo.

Sempre da sondaggi effettuati negli Usa, pare che un uso condiviso di un’app di IA, trasformata quindi in consulente matrimoniale, psicologo, assistente sociale, migliori ancora i risultati.

Il problema è che, appunto, spesso, in troppi dimenticano di aver a che fare con una macchina e questo uso delle app di IA fa parte di un comportamento più ampio che porta a domandare anche consigli su materie molto importanti di carattere medico o comunque con possibili conseguenze decisamente superiori a quelle causate dalla chiusura di un rapporto amoroso, per quando dolorosa la cosa possa sembrare o essere.

In tal senso è logico aspettarsi che i regolatori dovranno molto presto porsi il problema e normare questo tipo di uso dell’IA esattamente come hanno fatto con altri aspetti o ambiti.

L’esigenza di un sistema normativo chiaro ed efficiente è ancora più forte perché si comincia a segnalare anche la presenza di servizi di AI fraudolenti, cioè che mirano sapientemente, è il caso di dirlo, a prendere il controllo psicologico di persone deboli o culturalmente non in grado di autodeterminarsi.

Poco male, starete pensando, persone con queste caratteristiche sono sempre state preda di manipolatori. Fino a oggi sono stati manipolatori umani, adesso lo saranno di IA, o quanto meno anche di IA.

È un modo di vedere le cose. Ma è il caso di ricordare che a difendere dai manipolatori e dai truffatori umani c’è un intero sistema legislativo collaudato ed efficace. È il momento di estendere queste tutele alle situazioni gestite da macchine.

Un ultimo appunto. Un po’ off topic, ma nemmeno troppo.

In Spagna, unico paese al momento ad avere un sistema di questo tipo, hanno creato un sistema di IA denominato VioGèn. Anche questo sistema entra nella vita di coppia, sia in presenza sia in assenza di figli. Ma è a disposizione della magistratura per esaminare situazioni a rischio violenza familiare per capire bene le percentuali, appunto, di rischio e poter prendere nel minor tempo possibile le migliori contromisure per prevenire episodi tragici.

Come sempre, le cose umane non sono mai tutte bianche o tutte nere. Sono mezzo e mezzo. E da qualcosa che sicuramente presenta aree di rischio molto pesanti, può nascere un uso virtuoso e utile.

Share the Post:

Related Posts