I chatbot invaderanno anche il dating?

Provando a vederla dal lato di chi si trova a parlare con un chatbot dovremmo dire che questa ennesima trovata delle app di dating non è particolarmente attraente. Anzi, a dirla tutta, sembra rientrare fra quelle che possono decisamente far girare le scatole. Ma è indubbio che se giriamo la frittata, pardon, il dating, ecco che il pensiero di poter delegare a un chatbot il compito di rompere il ghiaccio con quell’utente che ci piace tanto può piacere sicuramente a quel 57% di frequentatori di app di dating che in una ricerca del Pew Reaserch Center ha dichiarato di trovare questa fase particolarmente ostica.

Come che è, implementare chatbot per offire agli utenti la possibilità di utilizzarli per aprire le danze in un match sembra essere molto in voga.

A fare la cosa più corretta, diremmo che è Volar, app lanciata in oltre 100 paesi nel 2023 e che ha giù superato il milione di download. Ebbene Volar fa in modo che il chatbot intervenga nelle prime fasi da tutte e due le parti del match. Gli utenti reali assistono alla conversazione e leggendola apprendono a conoscere chi si trovano davanti evitando di fare domande scomode.

Fra le app che invece consentono l’uso del chatbot anche a una sola delle due parti del match, ben due sono italiane, Flamme AI e Teaser AI.

Flamme Ai è la più anziana, visto che è stata lanciata già bel 2022, e nasce dal fatto che i founder a loro volta si trovavano a disagio nelle prime fasi di un match di dating. Attualmente Fiamme AI vanta oltre 500k di download.

Teaser AI invece deve ancora rilasciare la versione definitiva ma conta già oltre 100k di download della Beta. Anche i founder di Teaser AI affermano di aver pensato allo sviluppo di questa app dopo aver faticato, spesso, ad avviare un match di dating.

La terza e ultima app che vi presentiamo è californiana, si chiama Blush e probabilmente è la più avanzata del gruppo, vantando anche oltre 1 milione di download. Il chatbot di Blush è anche in grado di apprendere dalle conversazioni che conduce e rappresenta certamente un competitor di tutto rispetto.

A rigor del vero dobbiamo dire che non è detto che l’utilizzo di un chatbot rappresenti la soluzione di tutti i problemi di avvio di un match. Al momento i rischi che il chatbot ci faccia trovare impegnati in conversazioni con persone sbagliate, che non riesca a leggere bene i caratteri e a costruire legami che funzionano, è alto. Probabilmente superiore alla fatica o alla seccatura di dover superare la propria timidezza o la paura di fare brutte figure dialogando in prima persona.

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