Periodicamente torniamo a parlarvi della fuga di utenti, sempre più massiccia, dalle app di dating. E lo facciamo perché le ricerche che provano ad analizzare il problema si fanno sempre più numerose.
Questa volta rendiamo conto di un sondaggio condotto da Tawkify, app di dating quanto meno anomala e della quale ci siamo anche occupati nel nostro blog.
Ricordiamo che Tawkify punta a creare dei match fisici e degli incontri nella realtà utilizzando tecniche molto raffinate di matchmaking e, soprattutto, affidando a ogni utente un esperto con con il compito di migliorare al massimo i risultati.
Ebbene proprio Tawkify ha reso noto i risultati di un sondaggio condotto su un campione di utenti. L’app non ha fornito nessuna altra informazione a proposito della composizione del campione, ma ci ha tenuto a far sapere i risultati, visto che sembrano confermare la strada scelta per il proprio modello di dating.
In termini qualitativi, quello che viene fuori dal sondaggio è cosa già nota da tempo. Gli utenti dichiara di essere stanca delle app, in molti hanno usato lo stesso termine, estenuati da match che non cominciano mai o si esauriscono in tempi brevissimi e prima di qualsiasi incontro fisico.
In termini numerici, a fronte di un terzo degli intervistati che afferma di uscire dall’uso delle app con una minore stima di sé, c’è un altro 25% che utilizza le app per solleticare il proprio ego.
Comunque tutti gli utenti sono concordi nel dire che le app di dating sono una perdita di tempo. Lo afferma il 77% degli intervistati.
Di fronte a questi giudizi impietosi, il 44% degli intervistati ammette di star pensando di lasciare le app di dating, e ben l’88% afferma che preferirebbe relazionarsi con qualcuno incontrato nella vita reale.
La cosa più interessante di questo sondaggio è che alla fine conferma quello che già molte altre indagini avevano già appurato. Per esempio ricordiamo un sondaggio di Inner Circle che ritrova gli stessi numeri di Tawkify, aggiungendo che la fatica e la stanchezza di fare dating sulle app è un po’ più diffusa fra le donne, 80%, che fra i maschi.
La percentuale vicina all’80% di stanchezza e burnout rispetto alle app di dating era già stata registrata da ricerche condotte da Medium e Forbes.
Acenda Health fa notare che quasi la metà degli utenti delle app di dating che soffrivano di disturbi mentali, ha visto crescere la propria insoddisfazione con il passare degli anni.
Secondo invece State Of Mind ci potrebbe essere una relazione fra l’uso delle app di dating e la crescita dell’ansia e della depressione.
Da parte nostra siamo sempre dell’idea che il problema non sia nelle app di dating ma nell’uso che ne viene fatto. Quindi è comprensibile sia l’insoddisfazione che la voglia di cancellare l’app (più della metà degli utenti cancella il proprio profilo almeno 6 volte nel corso di un anno, anche se non è chiaro la motivazione di questo tira e molla), ma un progetto di valore come il nostro, e parliamo di ReadMeet, potrebbe realmente trovare quella mediazione che tutti richiedono, riportando in auge il dating.