Per fare dating bisogna correre

Molto spesso parliamo del tema delle app di nicchia dedicate al dating. Cioè pensate per un pubblico accomunato dall’interesse per un aspetto o comportamento specifico.

D’altra parte noi di ReadMeet siamo esattamente questo: ci rivolgiamo a un gruppo di persone estremamente specifico, i lettori di libri.

Abbiamo anche detto che questa tendenza ha creato uno strano fenomeno, quello di app dedicate ad attività specifiche che vengono utilizzate, spesso inconsapevolmente, anche come app di dating.

Certo, si tratta di un dating molto particolare, un dating inconsapevole, non dichiarato, un dating nel quale generalmente una delle due parti non sa che l’altro ha questo tipo di interesse. Ma pur sempre dating, è l’obiettivo finale.

In quest’ottica nelle ultime settimane si sta parlando molto di Strava, quella che oggi è la più grande app dedicata ai runner, e in realtà non solo a loro, anche a chi cerca compagni per fare sport insieme.

Ebbene si è cominciato con l’annuncio di un possibile approdo in borsa di Strava, sbocco obbligato visto la crescita incredibile che l’app ha conosciuto negli ultimi mesi (+80% anno su anno) per approdare a ricordare come questa applicazione sia diventata lo strumento preferito di chi, amando praticare running, vorrebbe nuove relazioni affettive ma è stanco dello swipe e di dover cercare fra profili tutti uguali.

Allora raccontiamo come funziona effettivamente Strava, un funzionamento capace di spiegare perché è possibile utilizzarla come app di dating.

Intanto la base è certamente social, di una community di runner che utilizza l’app per cercare altre persone con le quali correre e/o creare eventi intorno a questa particolare forma di sport. E questa è la dimensione happening, ci si ritrova, si ha un argomento di cui parlare, grande inizio e modo superiore per sbloccare una conversazione, ci si conosce e poi si vede che cosa succede.

Ma quella degli eventi non è la sola possibilità di utilizzo di Strava in modalità running.

Gli utenti possono anche utilizzare l’app per condividere i propri percorsi di allenamento e le performance che sono in grado di raggiungere. Ed è proprio qui che avviene la connessione one to one.

Perché oltre alle chat di gruppo, esiste la possibilità di aprire una conversazione, appunto, one to one. Avete visto la foto di un utente, vi piace, l’impressione è stata confermata e magari rafforzata dai percorsi che sceglie, avete in comune anche gli stessi indicatori di performance, bene, manca solo una cosa: mandargli un messaggio privato e aprire la conversazione.

Un messaggio facile, in fondo. Nessuna angoscia del tipo, che cosa gli scrivo, che cosa gli piacerà, magari gli scrivo una cosa simpatica ma a lui risulta gradevole.

No, questo rischio non esiste, con Strava. L’argomento da trattare è facilissimo: la corsa e i suoi tanti aspetti.

Una frase in argomento e il gioco è fatto, si sta a vedere se scatta la scintilli.

Ok, adesso magari sarete preoccupati di ricevere una valanga di messaggi indesiderati, e addio alla pace.

Nessuna paura, Stavra ha pensato anche a questo. Come in una vera e propria app di dating i messaggi possono essere inviati a qualcuno solo se prima c’è stato uno scambio di like.

In altre parole, dovete aver messo un like su uno dei suoi post o sul suo profilo e questo like è stato ricambiato.

E se invece voi siete su Strava solo per correre, anche in questo caso nessuna paura, esiste una funzione che impedisce a chiunque, a prescindere dallo scambio di like, di inviarvi un messaggio. Anzi, questa funzione è ancora più efficace di tante altre, perché se impedisce di inviarvi messaggi, non impedisce a voi di farlo. Con le solite regole, ma siete liberi di inviarne.

Con tutto questo non è difficile capire perché Strava sta diventando la nuova terra promessa del dating.

Certo, un piccolo problema c’è: dovete correre, saperlo fare e fare bene. Una dote che non si può fingere di avere.

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