Abbiamo sempre evitato di parlare di politica, nel nostro blog. Scelta anche di facile attuazione, perché in fondo dating e politica non possono essere più distanti, fanno due mestieri completamente diversi. Magari qualche punto di contatto ci può essere fra istituzioni e dating nel momento in cui l’istituzione indossa i panni del regolatore e detta le regole al quale il dating deve attenersi, oltre a quelle che regolano il fare impresa e il rispetto della privacy, GDPR, per esempio. In effetti anche questo aspetto, almeno nei nostri paesi occidentali e democratici, non è mai stato realmente operativo.
Però oggi abbiamo deciso di derogare a questa regola per commentare, nel rispetto delle idee politiche di tutti, un intervento pubblico addirittura di Vance, vice presidente americano, in merito alla pratica del dating.
Vance si è espresso durante una sua apparizione in un podcast del New York Time’s, Interesting Times e le sue esternazioni sono suonate estremamente minacciose per un comparto che, comunque la si voglia vedere, ha un grandissimo valore economico, quindi coinvolge lavorativamente migliaia di persone, e, non ultimo, riguarda comunque la sfera delle libertà personali.
Ma Vance sempre non pensare minimamente a tutto questo. D’altra parte lui ha incontrato sua moglie già nella scuola superiore, e da allora la coppia è sempre rimasta unita. Inoltre in campagna elettorale uno degli assi portanti di Vance è stato proprio una dichiarata politica finalizzata alla procreazione, a riempire le culle, come amava dire. Insomma, qualcosa di completamente diverso dall’ottica edonistica o comunque effimera che caratterizza in prima battuta il dating. Inoltre è vero che soprattutto nel mondo anglosassone le app di dating sono utilizzare nella maggior parte dei casi per organizzare incontri occasionali, privi di prospettive.
Ma vediamo nel merito che cosa ha detto Vance.
“Se guardiamo a come si frequentano i giovani oggi”, ha detto, “credo che molto di questo dipenda dal fatto che le app di incontri siano probabilmente più dannose di quanto ci rendiamo conto”, e non è difficile che l’opinione è in funzione culle da riempire.
E che alla base ci siano le culle da riempire diventa evidente alla seconda esternazione, quando Vance dice che “penso che in parte la tecnologia, per qualche ragione, ha semplicemente reso più difficile per i giovani uomini e le giovani donne comunicare tra di loro. I nostri giovani non si frequentano, e se non si frequentano, non si sposano, non creano famiglie”.
Nel 2025 non ci dovrebbe essere spazio per chi, politicamente e ancor più con atti di governo pensa di poter entrare nelle scelte di vita delle persone. La libertà individuale di vivere come meglio si crede dovrebbe essere un valore acquisito, almeno in occidente. Certe parole e certe idee lasciamole ai paesi nei quali il fondamentalismo religioso ancora governa e la separazione fra stato e religione è lontana dal realizzarsi.