Pochi giorni fa Ilana Dunn, nota esperta di dating, ha organizzato un evento a tema dating, una masterclass per capire come incontrare belle persone (traduzione libera, molto libera) al quale hanno partecipato tantissime ragazze e un numero selezionato di ragazzi.
Ilana Dunn, ex responsabile dei contenuti di Hinge, è oggi consulente in materia di relazioni affettive e conduce un podcast scaricato da oltre 5 milioni di persone.
Quindi è facile comprendere come un evento organizzato da lei, Dunn, diventi un luogo particolarmente adatto per ragionare di dating, del futuro del dating e soprattutto delle aspettative che le persone hanno nei confronti di questo strumento.
Mashable ha pensato bene di partecipare all’evento e di provare a dialogare, prima, con i partecipanti per capire un po’ cosa passa per la testa degli utenti delle app. Perché una cosa è certa, le indagini statistiche sono una bella cosa, ma quattro chiacchiere approfondite con un numero importante di persone possono arrivare a scoprire quello che i numeri non restituiscono.
Non staremo qui a riportarvi tutte le conversazioni riportare da Mashable, le trovate in rete, abbastanza facilmente, ma proviamo a dirvi che cosa abbiamo pensato leggendo l’articolo.
A sentire le voci dei protagonisti dell’evento, sembrerebbe che veramente tutti fossero ormai stanchi delle app di dating. E questa non è una novità, in fondo. Anche i numeri dicono questo, con una generale fuga dalle app.
Anche le ragioni di questa fuga sono note. Troppi profili falsi, fenomeni di stress fra i più vari e insopportabili, rischi, difficoltà a costruire match adeguati e quando poi questi match nascono spesso non portano da nessuna parte.
Quello che invece i dati non dicono, e che emerge abbastanza chiaramente dalle voci dei partecipanti all’evento, è che la maggior parte degli utenti che ancora restano dentro le app lo fa soprattutto perché non sa più utilizzare altri modi per conoscere nuove persone.
In altre parole, può sembrare pazzesco, ma vecchie tecniche di “rimorchio”, utilizzate per secoli, oggi non sono più conosciute. Le persone non sanno semplicemente servirsene. Fra il rischio di una rispostaccia e quello di un rimbalzo, il terzo vero incomodo è che nessuno, di fronte a una persona interessante ma non dentro il giro di conoscenze, sa esattamente cosa fare.
Ma c’è un altro punto importante, ancora più importante. Ed è che pochissimi escono per strada guardando il mondo fisico come un luogo nel quale incontrare una possibile relazione affettiva, non diciamo nemmeno l’amore di una vita.
E la responsabilità di tutto questo di chi è? Ma naturalmente del cellulare. Ciascuno di noi passa la maggior parte del tempo immersa nel cellulare, invece di guardarsi in giro. Siamo immersi nel cellulare sui mezzi pubblici, nei locali, camminando per strada. Lo siamo perfino quando le attraversiamo, le strade, o quando siamo in compagnia di amici in ritrovi pubblici.
Ecco, ed anche Mashable ha naturalmente ricordato questo dato importante. Se volete incontrare qualcuno nel mondo fisico e trovare strade diverse alle app di dating, la prima cosa da fare è uscire dal cellulare. Smettere di utilizzarlo in continuazione.
Cominciate a guardarvi intorno, a guardare le persone che vi circondano, a sorridere loro, quando è il caso. Cercate di capire come sono fatte, che cosa possono avere di interessante e che cosa può essere interessante per voi.
Tornate nel mondo, ricominciate a guardarlo e vedrete che se siete effettivamente stanchi delle app di dating, ma continuare a usarle per mancanza di alternative, in pochissimo tempo, potrebbe disinstallare qualsiasi app che promette di farvi incontrare persone utilizzando percorsi diversi da quelli della vita reale.