Probabilmente in pochi oltre i trent’anni conosceranno Roblox. Invece è quasi certo che la maggior parte degli under 18 non solo saprebbero parlarne per ore, ma addirittura la frequentano assiduamente. E questo perché il 39% dei suoi 70 milioni di utenti giornalieri ha meno di 13 anni.
Insomma, stiamo parlando di una piattaforma di quelle che fanno incazzare i genitori, che spesso vedono come il fumo negli occhi le loro offerte di intrattenimento. Ancor più in questo caso, visto che Roblox dal giorno della sua fondazione, nel 2006, opera nel terreno dei videogiochi. Applicando una idea decisamente semplice: offrire una piattaforma di gaming che vada oltre il circuito e le offerte delle grandi case di software.
Infatti su Roblex gli utenti giocano utilizzando i game creati da altri utenti. Anzi, se a loro volta vogliono crearne di nuovi, e poi naturalmente sottoporli al vaglio di un pubblico di utenti superesperti, Roblex offre una serie di features e di servizi adatti allo scopo.
Pionieri in questo campo, nel 2006 David Baszucki e Erik Cassel crearono questa piattaforma da veri e propri esploratori in terre sconosciute, ma da allora la piattaforma è sempre più cresciuta e propone oggi una varietà di nuovi servizi.
Utilizzarla è semplice: si crea il proprio avatar e con quello è possibile sia testare i videogiochi condivisi dagli altri utenti, sia crearne di nuovi.
Per facilitare le adesioni, i founder hanno scelto per Roblox Lua, un linguaggio di programmazione molto facile da usare e da imparare.
Grazie alla presenza degli avatar oggi gli utenti di Roblex hanno tantissime possibilità operative, molte di più di quelle disponibili al momento della nascita.
E proprio partendo dagli avatar, David Baszucki ha avuto l’idea di allargare ulteriormente il campo d’azione creando un vero e proprio servizio di dating.
David Baszucki ha annunciato il progetto all’interno di un podcast molto seguito negli Usa, Tech Stuff. La presenza degli avatar, ha spiegato David Baszucki non solo permette di superare una delle criticità della GenZ, quella di prendere l’iniziativa, ma addirittura di gestire i primi passi di un match all’interno di un ambiente altamente stimolante e nello stesso tempo sicuro, qual è quello creato in Roblox.
Ma tranquilli. Al momento quello di David Baszucki è soltanto un progetto, solo sulla carta, letteralmente.
Fra il dire e il fare la strada è tanta, e nel caso di Roblox, ancora più insidiosa.
Tanto per cominciare, ok, come ha spiegato David Baszucki la GenZ soffre di una profonda solitudine, di una incapacità a relazionarsi dal vivo. Oltre il 25% della GenZ ammette di non aver mai preso un appuntamento dal vivo, e credo che siamo tutti d’accordo nel definire questo dato una vera e propria tragedia.
Ma se è vero che questa solitudine esiste, è ancora più vero che proprio la composizione del target di utenti di Roblox è forse l’ostacolo più serio all’arrivo delle funzioni di dating.
Difficile pensare che qualcuno in Roblox sia disponibile ad assumersi la responsabilità di spingere al dating dei minorenni, addirittura degli under 13, nel 39% dei casi.
A questo proposito David Baszucki ha spiegato che nel momento in cui la funzione di dating dovesse essere implementata, sarà riservata ai maggiorenni e supportata da un sistema di verifica dell’età molto evoluto e sofisticato. Ma si sa come vanno queste cose, fatta la legge si trova il modo di eluderla.
Quindi al momento è più che probabile che l’irruzione nel settore del dating debba restare solo una idea sulla carta. E, forse, un modo per fare un po’ di rumore e permettere che cresca la notorietà di Roblox anche fra gli adulti.